Grottaglie, in provincia di Taranto,  è conosciuta da tutti per la produzione di ceramiche artistiche. Meno nota forse è la persistenza della devozione a San Ciro, Santo Patrono “minore” della cittadina (il patrono principale è San Francesco de Geronimo). In queste foto raccontiamo vari momenti della “Seconda Processione” che si svolge dopo la conclusione dell’ultima Messa la mattina del 31 gennaio. Si parte verso le 13,30 e poi si percorrono le vie della città. Le 5 confraternite sono le protagoniste di questo rito che continua a coinvolgere tutta la cittadinanza.

“Gli ultimi gior­ni di gennaio rappresentano per Grottaglie un momento intenso di religiosità e di pietà popolare per l’attesa ricorrenza della festa del santo patro­no Ciro, medico, eremita e martire. Una festa radicata nell’ani­mo dei grottagliesi fin da quando il concittadino San Francesco de Geronimo, nei primi anni del ‘700, consegnò al paese natale, quale preziosa eredità da custodire gelosa­mente, la devozione al Tauma­turgo alessandrino. È noto che il santo gesuita, nelle sue infaticabili missioni popolari per tutto il regno di Napoli, invitasse a rivolgersi, per ottenere grazie e doni al corpo e all’anima, proprio al santo medico Ciro e a invo­carlo con fiducia. Un segno di tanto affetto e venerazione, propugnato dal­lo stesso Francesco de Geroni­mo e dal fratello Tommaso arciprete in Grottaglie, fu an­che l’introduzione del nome Ciro. È un dato certo che fino a tutto il 1706 nessuna persona in Grottaglie si chiamasse Ci­ro o Cira. Nei documenti d’ar­chivio non viene infatti rileva­to: nei registri di battesimo è sconosciuto, nello Stato delle anime del 1697 non compare. Nel 1707 invece troviamo che a 21 bambini (19 maschi e 2 femmine) viene imposto come primo nome, e ben altri 84 lo aggiungono. Negli anni successivi si continuerà allo stesso modo, cosicché in bre­vissimo tempo sarà questo il nome più diffuso e caratteristico del paese, al punto che ancora oggi non v’è quasi famiglia in Grottaglie in cui esso non sia presente. A determinare questa imposizione del nome Ciro al santo martire fu l’espressa raccomandazione fatta in tal senso dal de Geronimo e rac­colta con entusiasmo dal clero e dal popolo.” dal Sito specialesanciro.wordpress.com