into the kitchen – dietro ai fornelli
Posted by Antonio Tartaglione on September 30, 2013 · 1 Comment
San Giovanella con pomodori Fiaschetto di Torre Guaceto, piatto realizzato e fotografato da noi per il nostro Archivio
dal Menù della cuina dell’Hotel Villa Romanazzi Carducci a Bari
Un piatto cucinato dal Menù del Ristroante Flame a Conversano (BA)
Un piatto cucinato dal Menù del Ristroante Flame a Conversano (BA)
Un piatto cucinato dal Menù del Ristroante Flame a Conversano (BA)
Un piatto cucinato dal Menù del Ristroante Flame a Conversano (BA)
Un piatto cucinato dal Menù del Ristroante Flame a Conversano (BA)
Lo Chef Antonio De Rosa al lavoro su un set montato presso l’Hotel Villa Romanazzi Carducci a Bari
Lo Chef Felice Laforgia (Villa Romanazzi Carducci)
Lo Chef Antonio Sgarra durante una lezione di cucina sul “Fingerfood” presso l’Anice Verde ad Andria (BT)
Lo Chef Antonio Sgarra durante una lezione di cucina sul “Fingerfood” presso l’Anice Verde ad Andria (BT)
Lo Chef Antonio Sgarra durante una lezione di cucina sul “Fingerfood” presso l’Anice Verde ad Andria (BT)
Lo Chef Antonio Sgarra durante una lezione di cucina sul “Fingerfood” presso l’Anice Verde ad Andria (BT)
Lo Chef Antonio Sgarra durante una lezione di cucina sul “Fingerfood” presso l’Anice Verde ad Andria (BT)
Lo Chef Antonio Sgarra durante una lezione di cucina sul “Fingerfood” presso l’Anice Verde ad Andria (BT)
Lo Chef Antonio Sgarra durante una lezione di cucina sul “Fingerfood” presso l’Anice Verde ad Andria (BT)
Lo Chef Antonio Sgarra durante una lezione di cucina sul “Fingerfood” presso l’Anice Verde ad Andria (BT)
Lo Chef Antonio Sgarra durante una lezione di cucina sul “Fingerfood” presso l’Anice Verde ad Andria (BT)
Lo Chef Antonio Sgarra durante una lezione di cucina sul “Fingerfood” presso l’Anice Verde ad Andria (BT)
Lo Chef Francesco Paldera al alvoro nel nostro studio per realizzare un servizio di “Food”
Un piatto cucinato realizzato in studio dallo Chef Francesco Paldera
Lo Chef Francesco Paldera al al lavoro nel nostro studio per realizzare un servizio di “Food”
Un piatto cucinato realizzato in studio dallo Chef Francesco Paldera
Un piatto cucinato realizzato in studio dallo Chef Francesco Paldera
Lo Chef Francesco Paldera al lavoro nel nostro studio per realizzare un servizio di “Food”
Lo Chef Francesco Paldera al al lavoro nel nostro studio per realizzare un servizio di “Food”
durante una sessione di ripresa di iatti cucinati nel nostro studio
Lo Chef Francesco Paldera al al lavoro nel nostro studio per realizzare un servizio di “Food”
durante una sessione di ripresa di iatti cucinati nel nostro studio
durante una sessione di ripresa di iatti cucinati nel nostro studio
Un piatto cucinato realizzato in studio dallo Chef Francesco Paldera
Lo Chef Francesco Paldera al al lavoro nel nostro studio per realizzare un servizio di “Food”
Lo Chef Francesco Paldera al al lavoro nel nostro studio per realizzare un servizio di “Food”
Un piatto pronto Arena preparato dall’Home Economist Aura Basso e fotografato nel nostro studio (Agenzia Wake-Up di Barletta BT, Cliente Arena Holding)
Un piatto pronto Arena preparato dall’Home Economist Aura Basso e fotografato nel nostro studio (Agenzia Wake-Up di Barletta BT, Cliente Arena Holding)
Ci capita spesso di occuparci di cucina. E’ un mondo affascinante dove gli Chefs sono dei veri e propri artisti che creano capolavori con una velocità impressionante. Come in tutte le cose è necessario imparare continuamente, come fanno gli allievi di Antonio Sgarra all’Anice Verde (Andria BT). Per fotografare i piatti cucinati ci sono due strade: o ci trasferiamo noi, creando un set generalmente nella cucina o nella sala del Ristorante; oppure invitiamo nel nostro studio una Home Economist oppure addirittura uno Chef, come nel caso di Francesco Paldera che si è trasferito per una intera giornata da noi. Il piatto va preparato e poi guardato attraverso l’obbiettivo della macchina fotografica. A questo punto si deidono gli ultimi spostamenti o aggiunte sul piatto. Terminata la fase di ripresa inizia la fase di postproduzione, che può richiedere a volte molto tempo. Ad esempio il colore, quando parliamo di food, diventa critico. Noi ci immaginiamo mentalmente alcuni colori (il rosso del pomodoro, il verde del basilico) che non sempre corrispondono a quelli dei prodotti realmente fotografati. Bisogna quindi avvicinare i colori della fotografia alle nostre aspettative mentali.
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