Ceglie del Campo – Bari: la Settimana Santa in periferia

Ceglie del Campo viene oggi considerato un quartiere periferico di Bari, ma in realtà può vantare una storia ben più antica di quella del capolouogo. Le tradizioni relative alla Settimana Santa lo accomunano ad altri quartieri di Bari (Carbonara e Loseto) e a comuni della cintura barese (Valenzano e Adelfia). In tutte queste comunità la particolarità è che quasi tutti i Misteri sono di proprietà di cittadini e vengono conservati e restaurati a loro spese. A Ceglie i Misteri sono 58 e, a parte l’Addolorata (esposta nella Chiesa Madre) ed il Cristo Morto (conservato nella Chiesa della Pietà), sono custoditi presso abitazioni private. Il Giovedì Santo, nel pomeriggio, alcuni proprietari aprono le loro porte per mostrare i Misteri da loro custoditi; nella seconda sezione di questo post quelli esposti quest’anno. Ringrazio Giuseppe Lavermicocca, Gaetano Loizzi, Muzio Ciliberti, Luigi Pugliese, la famiglia De Caro / Caringella per la disponibilità.

1 il Venerdì dell’Addolorata

2 L’esposizione dei Misteri

3 il Venerdì Santo

 

“Ogni anno, circa cinquanta i Simulacri Sacri portati in processione per le vie dell’antico paese (ora quartiere di Bari) alla luce delle fiaccole portate da donne vestite in nero. E’ una tradizione antica, che risale all’ 800; tranne le statue dell’Addolorata e Cristo morto che appartengono alla parrocchia, le altre sono di proprietà di privati che provvedono a proprie spese all’addobbo floreale e all’accompagnamento musicale. Quest’antica tradizione, ebbe inizio intorno all’anno 1880 quando alcune famiglie di Ceglie del Campo, Paolo Tucci e Angela Mininni, Scavo Giuseppe, per profonda devozione commissionarono a cartapestai di Lecce i Simulacri della Flagellazione di Gesù detto “Gesù alla Colonna” e il “Tradimento di Giuda”, in seguito, altre famiglie per devozione, per ricordare il sacrificio di Gesù, per salvare l’umanità, si fecero realizzare altri “Misteri” da cartapestai di Lecce e Bari. I Simulacri Sacri vengono conservati dalle famiglie nelle proprie abitazioni come presenza spirituale di Gesù che guida e benedice la casa di chi lo possiede.” dalla pagina FB: SETTIMANA SANTA A BARI – CEGLIE DEL CAMPO, amministrata da Gaetano Loizzi.

“Ceglie del Campo si trova nella periferia sud della città, a circa 6 km dal centro, e confina con gli altri quartieri della circoscrizione: a nord con Carbonara e Santa Rita e a sud-ovest con Loseto. Un tempo Ceglie del Campo era un comune autonomo, così come lo era Carbonara, ma con l’ entrata in vigore del Regio Decreto n° 364 emanato in data 16 febbraio 1928 da Re Vittorio Emanuele III, entrambe furono aggregate sotto forma di un’ unica frazione al comune di Bari. Con un decreto ministeriale del 30 luglio 1953 ritornarono ad essere due frazioni amministrativamente distinte. Il 26 gennaio 1970 il Consiglio Comunale di Bari, con delibera 489/70 approvò la suddivisione del capoluogo pugliese in 17 quartieri nella cui ripartizione fu inglobato in maniera distinta il quartiere di Ceglie del Campo. Da ciò si comprende bene come quello che attualmente è un quartiere del capoluogo abbia radici che affondano in una storia ben diversa da quella di Bari e che, di conseguenza, abbia anche proprie tradizioni più o meno radicate.” (Franco Stanzione, lamiasettimanasanta4a.blogspot).

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